LO STUDIO: un diritto, ma non per tuttti…

Malala Yousufzai, la ragazza pakistana, sopravvissuta a un attentato talebano, ritorna sui banchi di scuola e dichiara: “Sono così eccitata, oggi ho realizzato il mio sogno. Voglio che tutte le ragazze del mondo abbiano quest’opportunità”.

La ragazza il 9 ottobre scorso era rimasta vittima di un attentato talebano al confine con l’Afghanistan, roccaforte degli estremisti islamici, per il suo impegno a favore dell’istruzione femminile negata e messa sotto attacco.

L’attentato aveva suscitato profonda commozione in tutto il mondo e in tanti si erano mobilitati in suo favore, fino a promuovere una raccolta di firme per candidarla al Premio Nobel per la pace. La sua coraggiosa battaglia per i diritti delle giovani all’istruzione, era iniziata all’età di undici anni su un blog sul sito della Bbc in lingua locale, in cui denunciava gli attacchi dei fondamentalisti islamici pakistani contro il diritto allo studio delle donne della città di Mingora.

Malala tornando a scuola, ha vinto la sua battaglia, è diventata la testimonianza vivente che è giusto non solo sognare, ma lottare affinché i  tuoi sogni diventino realtà.