STORIE DEL LUNEDI: Isa Bernardoni e il nudo maschile in arte

Vorrei raccontare di una grande donna che, pur essendo una madre e nonna esemplare, ha cercato con la sua attività concreta di aiutarci tutte a fare un passo avanti nel percorso verso la parità.

Adalgisa Vanetti nasce a Gallarate il 30/06/1930 e dopo la guerra si trasferisce a Milano dove conosce e poi sposa Giuseppe Bernardoni, pittore. Negli anni ’70 apre sul Naviglio una galleria d’arte.

Era un periodo di grande fervore culturale nel quale i grandi dogmi venivano messi in discussione, tra i quali il preconcetto della superiorità maschile. Per Isa questa è la grande battaglia, e in particolare, sente come umiliante per la “persona donna” l’essere sempre valutata in base all’aspetto fisico e il dover essere sempre “attraente”.

Organizza mostre sulle tematiche femminili, alcune incentrate sui libri della scrittrice Armanda Guiducci – i titoli più famosi sono “2 donne da buttare”, “La donna non è gente”.

La galleria diventa un centro culturale conosciuto, spesso ai vernissage è presente la critica  Paola Fallaci.

La mostra più famosa rimane “Dalla costola di Eva” che dura dal 15 al 30 aprile 1977 e che nasce dal  desiderio di sradicare lo stereotipo della donna-oggetto, sempre esposta allo sguardo maschile e vuole mostrare una donna soggetto attivo che dipinge il corpo dell’uomo.

Isa trova 5 pittrici di indiscusso talento e di forte personalità, che non temono il tema, per allora scandaloso, dell’amore della donna verso il corpo del maschio. Le pittrici trattano il nudo maschile in modo molto personale, ma comunque con la delicatezza e la dolcezza dell’amore verso il compagno.

La mostra ha notevole successo e grande rinomanza, tanto è vero che Isa replicherà circa 20 anni dopo.

(testo e foto di Lionella)