INCONTRO PUBBLICO Donne e violenza: diamo voce al silenzio – 28 maggio 2013

E’ doveroso, a questo punto della vita sociale italiana, occuparci capillarmente della violenza sulle donne.

Lo dobbiamo a loro che non ci sono più.

Qdonna ha voluto parlarne con il Centro Donne Maltrattate di Monza che da parecchi anni opera in rete con altre associazioni del territorio.

Dalla relazione della presidente, Maria Luisa Carta e dagli interventi delle volontarie è emerso un quadro piuttosto inquietante della violenza sulle donne in Brianza

A partire dal tipo di violenza, che non è solo fisica e sessuale, ma anche psicologica (circa 40-45%) ed economica (circa 10%), per cui le donne, anche se lavorano, non hanno la disponibilità dei soldi che guadagnano, perché se ne occupa il marito”

Nella maggior parte dei casi la violenza si consuma in famiglia (più del 90%) ad opera di mariti, fidanzati o ex, conviventi, padri, fratelli e spesso in presenza dei figli, che subiscono a loro volta una violenza indiretta.

Quando denunciano le donne non sono credute. Ecco un’altra realtà dolorosissima: non essere credute, perchè agli occhi del mondo il marito è “così buono….”

Questo incontro è stato solo l’inizio di una collaborazione, con l’obbiettivo di denunciare e nello stesso tempo costruire la cultura dell’accettazione dell’altro.

Lo dobbiamo a Lea, Fabiana, Roberta, Adriana, Adele e a tutte le altre.

“Donne e violenza: diamo voce al silenzio”, mercoledi 29 maggio 2013, h 21, Biblioteca Lissone

 

L’associazione QDonna ha organizzato un incontro pubblico su:

Donne e violenza: diamo voce al silenzio”. 

Fatti di cronaca, sempre più frequenti, parlano di gravi atti di violenza sulle donne.

Dobbiamo parlare di questa violenza, di come si attua e di come si subisce, per dare l’informazione necessaria a creare le condizioni perché ciò non accada più e per aiutare le donne che subiscono violenza ad appoggiarsi ad una rete di assistenza e di tutela in un momento tragico della loro vita.

 

Abbiamo invitato Maria Luisa Carta, presidente dell’associazione C.A.D.O.M. (Centro Aiuto Donne Maltrattate), che ci parlerà di:

  • il CADOM: storia e metodologia di un Centro Antiviolenza
  • la Rete territoriale a sostegno della donna vittima di violenze
  • interverranno volontarie del centro che porteranno la loro esperienza  

VEDI IL RESOCONTO SULLA PAGINA EVENTI (nel menu a destra)

Scarpe rosse contro la violenza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ artista messicana Elina Chauvet è partita nel 2009 con un’istallazione in cui 33 scarpe rosse simboleggiavano  l’assenza di centinaia di donne scomparse in Messico, a Ciudad Juárez, nello stato del Chihuahua, vittime della brutalità delle gang locali. Ora il progetto sta facendo il giro del mondo. Ad ogni tappa si agggiungono nuove scarpe, portate da gente comune che regala scarpe rosse o le colora di rosso.

Sono scarpe di ogni tipo, per rappresentare ogni donna violata, maltrattata, uccisa.