Questa è la risposta data dal Ministro per l’integrazione Cécile Kyenge ad una grave provocazione subita nei giorni scorsi.
Questa è la risposta data dal Ministro per l’integrazione Cécile Kyenge ad una grave provocazione subita nei giorni scorsi.
Sabato 8 giugno conferenza stampa in Comune su “Numeri al femminile” a Lissone a cui è stata invitata anche l’associazione Qdonna.
Ecco alcuni dati.
L’ho uccisa perché l’amavo. Falso!” di Michela Murgia e Loredana Lipperini
Le due autrici vogliono qui dire basta a un certo modo di parlare di femminicido cui la cronaca indulge. Spesso infatti i media danno un’implicita giustificazione del delitto classificandolo come passionale, dovuto a uno scatto d’ira, alla gelosia, da mettere in conto all’amore. Il libro mette in evidenza le trame che si nascondono dietro questi gesti drammatici, evdienziando come la loro origine sia in un modo sbagliato e assurdo di intendere l’amore e il rapporto umo-donna. L’obiettivo è far guardare le cose da un altro punto di vista, dalla propettiva scomoda delle vittime, obbligare ad ascoltare quelle storie che non fa piacere sentire. Agire in direzione di un cambiamento culturale è infatti il miglior modo per prevenire queste violenze.
L’associazione QDonna ha organizzato un incontro pubblico su:
“Donne e violenza: diamo voce al silenzio”.
Fatti di cronaca, sempre più frequenti, parlano di gravi atti di violenza sulle donne.
Dobbiamo parlare di questa violenza, di come si attua e di come si subisce, per dare l’informazione necessaria a creare le condizioni perché ciò non accada più e per aiutare le donne che subiscono violenza ad appoggiarsi ad una rete di assistenza e di tutela in un momento tragico della loro vita.
Abbiamo invitato Maria Luisa Carta, presidente dell’associazione C.A.D.O.M. (Centro Aiuto Donne Maltrattate), che ci parlerà di:
VEDI IL RESOCONTO SULLA PAGINA EVENTI (nel menu a destra)
L’ artista messicana Elina Chauvet è partita nel 2009 con un’istallazione in cui 33 scarpe rosse simboleggiavano l’assenza di centinaia di donne scomparse in Messico, a Ciudad Juárez, nello stato del Chihuahua, vittime della brutalità delle gang locali. Ora il progetto sta facendo il giro del mondo. Ad ogni tappa si agggiungono nuove scarpe, portate da gente comune che regala scarpe rosse o le colora di rosso.
Sono scarpe di ogni tipo, per rappresentare ogni donna violata, maltrattata, uccisa.
http://www.youtube.com/watch?v=aEBVlIcpVwI
segnalaci il link delle canzoni che parlano di pioggia, scrivendo sul blog o via mail a: info@qdonna.it
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